Negli anni non poche società hanno provato a scalfire il colosso di Cupertino per quanto riguarda la musica digitale. Ma qualcuno c'è mai riuscito davvero? La risposta è semplice. No. Dati alla mano, la Apple, secondo le stime di Npd, domina il mercato musicale statunitense con il 28% di tutte le vendite musicali, e il 70% di tutti i download, anche a livello mondiale. Però adesso è la volta di Google che tenterà di contrastare l'impero di Steve Jobs con un "music service" che dovrebbe lanciare entro natale.
I boss della BigG nelle ultime settimane hanno avuto molteplici incontri con i responsabili delle major discografiche (che tra l'altro hanno sempre aiutato le società che volevano frantumare il dominio assoluto della Apple) e secondo una delle più importanti testate giornalistiche americane,domani dovrebbero annunciare il nuovo prodotto. Il neonato di Google, sfrutterà un ecosistema del tutto simile ad iTunes con gli smartphones che usano AndroidOS. L'azienda di Mountain View si sta preparando a questo evento da diverso tempo, lo scorso anno aveva stretto una partnership con iLike e Pandora, ma già da prima aveva buoni contatti con le case discografiche per YouTube. Prendere d'assalto il mercato musicale, è perfettamente nella logica di Google che già da diverso tempo si è posta contro Apple sia sul fronte smartphones e sia in quello delle apps. Ma quanto è grave questa minaccia per l'azienda di Cupertino? Come negli anni, sia Nokia e Vodafone, hanno già tentato questa mossa per accaparrarsi una fetta di mercato, senza alcun successo. Google quindi, anche se si presenta più forte di esse grazie ai telefoni Android che hanno sempre una diffusione maggiore nel mercato internazionale, ha possibilità piuttosto scarse di riuscire nel suo intento. Anche se c'è chi pensa che questa mossa del download tradizionale sia solo l'inizio da parte dell'azienda di Brin e Page, per offrire poi successivamente un servizio "cloud based" che consenta di ascoltare la musica in streaming senza dover conservare alcun file nei devices. Ma Steve Jobs, come ci ha dimostrato negli anni, non è stato a guardare, pochi giorni fa iTunes si è aggiornato arrivando alla versione 10 apportando una serie di migliorie al software e alla veste grafica anche del logo e soprattutto integrando un social network in esso il cui nome è Ping. Ma non è tutto. Apple lo stesso giorno ha lanciato anche una nuova serie di iPod. E in molti pensano che dopo l'acquisizione di Lala.com, la società di Jobs stia lavorando ad un servizio "cloud based"  da integrare con iPhone, iPod e iPad. Per concludere, il mercato digitale della musica fa gola a molte società e continua ad essere il terreno di battaglie e sperimentazioni molto interessanti, partì da Napster e arrivò ai giorni nostri, destinato a non trovare ancora fine, anche se sulla linea del traguardo sembra che in lontananza stia per arrivare l'indiscusso campione che porta il nome di iTunes. Stay Tuned...